lunedì 16 marzo 2020

MI MANCA IL CAMICE

La scelta di guardare i miei vuoti, anziché riempirli aprendo il frigo, mi a portata a sentire la mancanza del mio lavoro.
Pensavo fosse il desiderio di sentirmi utile in un'emergenza come questa.  No.
Pensavo fosse la mancanza di soldi di cui tutti parlano. No.
Ho pensato che mi mancassero i pazienti, in quanto voglio loro molto bene. Scusatemi ma ... No.
Accidenti.
Lo guardo appeso e comprendo: mi manca il camice.


Il camice, come tutte le divise, veste e  riveste un ruolo.
Indossandolo, la persona di fronte a te ti identifica, ti autorizza a dire la tua opinione, sulla salute.
Il camice ti rende figo.
Soprattutto ora che tutti escon sui balconi ad applaudire, ad applaudire il camice.
Si lui: il camice.
Non tu medico che stanco sbotti dinnanzi alla ennesima fake news. No. Tu dentro i social non hai il camice e se sbotti, senza il camice, sei un rompicoglioni.
Mentre tu, si tu, proprio tu, che hai condiviso una cazzata solo perché ti sembrava scrita bene, tu, professionista in un'altra categoria, tu insulti il medico perché non vedi il suo camice.
Bhe ..sappiate che i medici, infermieri, ausiliari, fisioterapisti e tutti gli altri professionisti, anche i barrellieri e chi pulisce le sale, quelli non condividono le vostre cazzate, perché tu puoi comprarti un camice, ma non la loro professionalità. 

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