sabato 11 dicembre 2021

Ducati Monster 600 perché sceglierla? E perché no ...

 

Se avete deciso di comprarvi una Ducati Monster 600; ormai fuori produzione, vi lascio il link che vi descrive tutti i buoni motivi per farlo

https://www.lerosa.it/sport/motociclismo/ducati-monster-600-perche-sceglierla/

Se invece volete sapere la mia opinione sui motivi per non farlo leggete qui di seguito.

L'anno di produzione va dal 1994 al 2001: l'ultima nata ha quindi già 20 anni.

L'età la rende affascinante ma:

  • la reperibilità dei pezzi di ricambi è sempre più difficile;
  • il modello è euro 1;
  • trovare moto in buone condizioni, dopo 20 anni, è raro.
Vorrei inoltre smontare un mito diffuso: "la Ducati Monster 600 è una moto da principiante". Grazie alla sua altezza della sella da terra, ulteriormente ribassabile, è stata spesso oggetto di acquisto da parte di donne e neopatentati, in realtà, la rigidità del telaio ed il motore poco fluido la rendono una moto poco facile da guidare.

Una volta ancora posso affermare che una moto la si sceglie perché ci innamoriamo di lei, perché calma perfettamente alle nostre esigenze ed al nostro stile di guida e non perché qualcuno ci dice la sua opinione.


martedì 9 novembre 2021

RACCONTO: la storia continua

Ero piccola e la televisione era in bianco e nero

Mi divertivo a spegnere e riaccendere quella scatola. Volevo capire cosa accadesse quando, premendo il pulsante, la scatola diventava tutta nera. Cosa accadeva agli omini dentro la scatola? Cosa accadeva alla storia?

Con il telegiornale il mio gioco finiva: "la TV deve restare accesa perché i grandi ascoltavano cose importanti". Io osservavo e non capivo. Poi la parola Africa mi fece sentire grande. Finalmente una parola che conoscevo bene: l'avevo vista nell'atlante. La mia attenzione fu catturata. Guardavo dei bambini magri magri, ma con la pancia gonfia. Guardavo il mio piatto, sul mio tavolo, pieno di cibo e guardavo il loro piatto, dentro la scatola, vuoto.

Chiesi a papà se lui poteva andare a prendere uno, di quei bambini, dargli da mangiare, farlo diventare grasso e poi riportarlo dalla sua mamma; poi prenderne un altro, portarlo qua, farlo ingrassare e poi ...

Papà non rispose.

Mamma allora si affrettò a spegnere la scatola. "Mangia, su, sono cose lontane. Non ti preoccupare. Mangia"

Ma io avevo capito cosa accadeva quando la scatola era nera: la storia andava avanti, anche se io non guardavo.

mercoledì 27 ottobre 2021

RACCONTO: Si sacrifica sempre il più forte

 

A 65 anni mi ritrovai ad accudire i miei genitori anziani: papà, ormai lento e rigido novantenne, e mamma, seppur più giovane ed in forze, affetta da demenza.

Osservavo le mani di papà che cercavano di accarezzare i capelli di mamma, mentre lei, come una bambina capricciosa, si muoveva per non farsi raggiungere. Papà, paziente, ci riprova anche solo due minuti dopo e mamma, questa volta, per qualche strano scherzo del suo cervello, si lascia toccare. In quel momento il sorriso di papà illuminava tutta la stanza ed io rimanevo abbagliato da tanto amore.

Dov'era tutto questo amore quando da bambino mia madre mi torturava con le sue richieste? "hai fatto i compiti?" "hai lavato i piatti?" "hai di nuovo rotto i pantaloni" "perchè le scarpe sono sporche? non avrai nuovamente giocato a calcio con i tuoi amichetti scemi". Ero sempre sotto tortura, sotto intensa osservazione e giudizio di quella donna che avrebbe dovuto essere mia madre. Già, ancor oggi faccio fatica a chiamarla mamma. Preferisco identificarla come madre. Mamma dovrebbe accogliere e ridere con te, dovrebbe insegnarti la dolcezza e l'amore invece... invece, forse, era già la demenza che la faceva parlare.

Papà non era d'aiuto, mi aveva insegnato a fare tutto quello che mia madre voleva: "i piatti, guarda, si lavano così." Lui le faccende di casa le sapeva fare bene: faceva sempre tutto lui.

Tornava a casa dal lavoro, cenava da solo con sua moglie, perché mia madre faceva cenare prima me e mia sorella, e poi ci ficcava a letto, per stare a parlare, da sola, con lui. Era inutile insistere, sarebbero scoppiati furibondi litigi in cui, mia madre, ci accusava di non aver fatto i compiti, di averla fatta dannare, e papà, pur di non sentirla, ci avrebbe sgridato e mandato a letto. Tanto valeva andarci prima ed ascoltare i racconti di papà dalla buia camera da letto.

Dopo cena lei andava a dormire e papà sistemava tutto. Io allora andavo in cucina, accanto a lui, e lo guardavo lavare i piatti: "i piatti guarda, si lavano così" ed io imparavo, felice di stare accanto a lui, a lui che non mi sgridava, che mi faceva un sorriso ogni volta che riponevo un piatto, a lui che, pur di tenere mamma buona, mi diceva di stare zitto.

Poi l'adolescenza aveva complicato tutto. Me ne ero andato a 21 anni grazie al servizio militare e non ero più tornato. Solo ora, dopo la morte di mia sorella e due matrimoni falliti, ero tornato a casa, ma solo per senso del dovere, solo per accudirli.

"Papà. Perché insisti nell'accarezzarla? Il novanta per cento delle volte lei ti rifiuta"

Papà portò nuovamente la sua mano rugosa verso i capelli di mamma e mi rispose: "insisto per il 10 per cento delle volte che si lascia accarezzare"

Papà aveva scelto lei: sapeva che lei, senza il suo amore, non sarebbe sopravvissuta, mentre io si, io potevo crescere anche senza di loro.

Si sacrifica sempre il più forte.


(ispirato da una storia vera... )


domenica 26 settembre 2021

"QUANTO è DIFFICILE LA HAT?"

 Scrivere un articolo per una rivista è sempre un piacere.

Questa volta la sorpresa arriva da DISCOVERY ENDUAL che mi chiede di partecipare alla HAT: la gara di enduro extremo che mai avrei immaginato di fare.

Le sfide sono un pericoloso eccitante per me: non riesco a dire di no.

Ecco qui di seguito il mio racconto di come mi sono ritrovata, con un preavviso di 2 giorni, a guidare una SUZUKI V-STROM 1050 lunghe le strade sterrate della  HARD  ALPI  TOUR da Sanremo a Sestriere.


https://www.discoveryendual.com



venerdì 14 maggio 2021

il mio primo articolo con LeROSA

 


Il mio primo articolo con LeRosa è denso di impegno e lavoro.

LeROSA è un progetto benefit per le donne: ascoltare, collaborare, sorridere.

In un momento di difficoltà il progetto si propone di essere una comunità di riferimento in cui trovare cultura, opportunità amicizia, lealtà e business.

Dando voce alle professionalità de LeROSA con articoli scritti da loro a beneficio di tutti.

Cosa aspetti quindi? Corri subito sul blog LeROSA c'è il mio articolo per te, assieme a tantissimi altri di tutti i tipi... corri non puoi nemmeno immaginare che mondo fantastico ti aspetta.


MIO ARTICOLO BLOG LE ROSA

"Come scegliere la giacca da moto da donna"




Sappi che ci sono già 6.000 visualizzazioni al mese.
Niente male per un progetto benefit (senza scopo di lucro)

domenica 21 marzo 2021

la viaggiatrice sul divano

"Essere una viaggiatrice in tempi di lock down deve essere difficile"

sentenzia la mia amica dall'altro lato di quel filo invisibile che unisce la nostra video chiamata.

Rispondo di botto, quasi irritata, "No! Perché?"

Le amiche vere sanno stare in silenzio ed attendere che il mio pensiero sbocci: "ho dovuto adattarmi, come tutti"

La chiacchierata devia su altri argomenti ma dentro di me la domanda continua a scavare fino a tracciare un solco che diventa così profondo da toccare parti di me che non conoscevo.

"La resilienza" direbbe qualcuno, invece inizio ad incontrare i miei sogni infantili, la mia parte giocosa, l'osservazione di quella me stessa che è rimasta nell'ombra di quelle due me che sono in prima linea: la viaggiatrice e l'osteopata.

La mia professione ha subito una grossa battuta di arresto ed ancor oggi è in rallentamento. Le mie entrate sono diminuite ma non è questo l'argomento di questo post.

La mia attività di viaggiatrice ha avuto comunque uno spunto ad agosto 2020 quando, senza preavviso, ho sfruttato la finestra di apertura per raggiungere, con una moto elettrica, Capo Nord. Un progetto curioso e sospettoso che mi ha portata a sperimentare questo nuovo mezzo con lo spirito da bastian contrario che mi contraddistingue: alla domanda "si può viaggiare con una moto elettrica?" io risposi "Non lo so. Bisogna provare" ed alle loro risate ho sorriso pensando "E-IoParto!" 

Oggi, invece sono su questo divano a chiedermi cosa farò da grande.

"Sveglia Miriam hai 50 anni!" 

"Non ancora! Li compirò ad ottobre quindi, prima cosa: calma"

 


Io sul divano non ci sto!

Questo è un punto certo.


Elenco delle cose da fare

Video Racconti

  •  Libro Emirati Oman
  • Australia Nuova Zelanda 
  • fare finalmente i video racconti del viaggio in moto elettrica a Capo Nord 


Test

  • provare tutte le moto possibili (il concessionario Honda di Brescia mi vuole bene e mi offre spesso di provare nuove moto)
  • provare qualche mezzo elettrico
  • testare abbigliamento e gadget per dare alle aziende informazioni per renderli più funzionali. Questo grazie alla mia esperienza di osteopata


BENE ...iniziamo?


domenica 21 febbraio 2021

Una nuova professione?


    Mi chiamo Miriam Orlandi e sono un essere umano multitasking ed orgogliosa di esserlo.
    Nessun appellativo riesce a definirmi e quindi vi racconto due mie professioni che sono anche sopratutto due mie grandi passioni: Medicina integrata e motociclista.
    Medicina integrata: fisioterapista, osteopata, naturopata, anateorologa, operatore sommato emozionale, insegnate alla scuola di postura ed ortodonzia, (professore aggiunto per un master in ortodontia postulare alla università di Genova) ed altre piccole cose.
    Motociclista: viaggi importanti come Argentina Alaska (23 mesi da sola con la mia moto in un viaggio epico di 52.000 km racchiusi nel mio libro IoParto) ma anche Emirati Arabi, Oman, Australia, Nuova Zelanda (sempre da sola in moto ma con tantissimi bellissimi incontri) e l'ultima in moto elettrica fino a capo nord (anche qui senza assistenza) Tutti viaggi che mi hanno valso il premio "oscar del viaggiatore" a Dubai.
    Negli ultimi 10 anni sono apparse anche interviste su canali nazionali (alle falde del Kilimangiaro, uno mattina, Sky) e riviste del settore ma la cosa che mi sta appassionando di più è che finalmente le mie due passioni hanno trovato un punto comune: test per prodotti dedicati al settore motociclistico e non solo di ambito femminile. (non sono una influencer ma un tester)
    Le mie due pressioni mi danno la possibilità di valutare la funzionalità e l'ergonomia di qualsiasi prodotto dedicato ad un uso pratico, comodo e funzionale. 
I tacchi di una scarpa elegante
 devono permettere di camminare 
e non solo esibire vertigine ed instabilità